PARTENZA FIACCOLATA ORE 18.30 da PIAZZA del POPOLO
E ARRIVO IN DARSENA
INVITIAMO TUTTI A PORTARE CON SÈ BANDIERE DELLA PACE
Scendiamo in piazza a #Ravenna per rivolgere un appello alle istituzioni italiane ed europee, affinché facciano tutto il possibile per evitare il terribile #conflitto che si sta scatenando al confine tra la Turchia e la #Siria.
E ARRIVO IN DARSENA
INVITIAMO TUTTI A PORTARE CON SÈ BANDIERE DELLA PACE
Scendiamo in piazza a #Ravenna per rivolgere un appello alle istituzioni italiane ed europee, affinché facciano tutto il possibile per evitare il terribile #conflitto che si sta scatenando al confine tra la Turchia e la #Siria.
#Cgil, #Cisl, #Arci, #Anpi e #Legambiente rivolgono un appello alle principali istituzioni italiane ed europee, affinché facciano tutto il possibile per evitare il terribile conflitto che si sta scatenando al confine tra la Turchia e la Siria.
Questo il testo dell’accorato appello:
Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine tra Turchia e Siria, una regione già funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevoli vittime, soprattutto tra i civili.
A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump – che annunciavano il ritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite – il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha dato avvio ai bombardamenti e all’avanzata dell’esercito nelle zone storicamente abitate dalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto più che conflittuale.
L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis, per la cui causa ha pagato un ingente prezzo di sangue. La convivenza tra la popolazione turca e curda in queste regioni è stata storicamente possibile e potrà esserlo ancora solo se lo Stato turco accetti di sedersi a un tavolo di trattative con i rappresentanti curdi, con pari dignità, per trovare un accordo sul riconoscimento e indipendenza dei loro territori. La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, hanno ancora fresco un debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e serenità dell’#Europa e del nostro Paese, di noi tutti.
Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché:
– cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda;
– si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale;
– si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano;
– si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Questo il testo dell’accorato appello:
Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine tra Turchia e Siria, una regione già funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevoli vittime, soprattutto tra i civili.
A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump – che annunciavano il ritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite – il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha dato avvio ai bombardamenti e all’avanzata dell’esercito nelle zone storicamente abitate dalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto più che conflittuale.
L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis, per la cui causa ha pagato un ingente prezzo di sangue. La convivenza tra la popolazione turca e curda in queste regioni è stata storicamente possibile e potrà esserlo ancora solo se lo Stato turco accetti di sedersi a un tavolo di trattative con i rappresentanti curdi, con pari dignità, per trovare un accordo sul riconoscimento e indipendenza dei loro territori. La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, hanno ancora fresco un debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e serenità dell’#Europa e del nostro Paese, di noi tutti.
Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché:
– cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda;
– si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale;
– si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano;
– si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
ORGANIZZATORI:
ARCI Ravenna, Anpi Ravenna, #CgilRavenna, Cisl Romagna, Uil, Legambiente Ravenna – Circolo Matelda
HANNO ADERITO:
Casa Delle Donne Ravenna, Auser Ravenna, Libera Ravenna, Articolo Uno Ravenna, Faenza Futuro, Ravenna in Comune, Partito Democratico Ravenna, Rifondazione Comunista, P.R.I., Sinistra Italiana Ravenna, DOCK 61, Consulta provinciale antifascista di Ravenna, Associazione di Amicizia Italia Cuba Circolo Ravennate, Coordinamento per la democrazia costituzionale provincia di Ravenna, Comitato in difesa della Costituzione Ravenna, Partecipazione Sociale, Coordinamento per la Pace Bagnacavallo, Rete restiamo umani-Bagnacavallo, Arcigay Ravenna Dan Arevalos, Sinistra per Ravenna, Overall – Faenza multiculturale, Volt Ravenna, PSI Ravenna, Villaggio Globale – Ravenna
ARCI Ravenna, Anpi Ravenna, #CgilRavenna, Cisl Romagna, Uil, Legambiente Ravenna – Circolo Matelda
HANNO ADERITO:
Casa Delle Donne Ravenna, Auser Ravenna, Libera Ravenna, Articolo Uno Ravenna, Faenza Futuro, Ravenna in Comune, Partito Democratico Ravenna, Rifondazione Comunista, P.R.I., Sinistra Italiana Ravenna, DOCK 61, Consulta provinciale antifascista di Ravenna, Associazione di Amicizia Italia Cuba Circolo Ravennate, Coordinamento per la democrazia costituzionale provincia di Ravenna, Comitato in difesa della Costituzione Ravenna, Partecipazione Sociale, Coordinamento per la Pace Bagnacavallo, Rete restiamo umani-Bagnacavallo, Arcigay Ravenna Dan Arevalos, Sinistra per Ravenna, Overall – Faenza multiculturale, Volt Ravenna, PSI Ravenna, Villaggio Globale – Ravenna